Era una giornata grigia e piovosa quando, dopo un viaggio reso più faticoso dal traffico intenso, siamo infine giunti a Bath.
Questo è quel che è capitato in qualche eventuale universo parallelo, perché il giorno dopo essere atterrata nel Regno Unito l'aria fredda era pungente al punto giusto, corredata di un bel sole e di un cielo limpidissimo. Inoltre, ero anche in ottima compagnia, ovvero con
Clyo, Mr Fedo e una cara amica che era a Londra solo da una settimana, dopo essere stata selezionata per partecipare a un progetto di tre mesi presso una ONG.
Insomma, siamo partiti per Bath la mattina presto, decisi a non perderci neanche un secondo di una bella domenica inglese graziata dal sole.
Bella questa illusione ottica, vero?
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Gufi inattesi |
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Dama in attesa? Dal vivo, con l'ampio spazio di fronte alla statua, l'effetto era molto accentuato |
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Aguzzando la vista, come ha fatto Clyo, noterete strani movimenti... |
Cosa vedere? Cosa fare? Io sapevo solo che non mi sarei dovuta perdere il Jane Austen Centre, mentre Clyo, come sempre organizzatissima, ha sfoderato una lista di opzioni interessanti. Siamo andati sul classico, visitando le sorgenti termali romane.
La terrazza da cui ho scattato la foto in realtà è stata completata nel 1897, quando le sorgenti sono state aperte al pubblico. La piscina in basso è solo una parte della struttura costruita dai romani, che era enorme e comprendeva un tetto altissimo e inusuale per l'epoca.
Però anche oggi la vista non è male.
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Giulio Cesare, statua costruita in epoca successiva |
Il modellino ricostruisce l'originaria enormità del luogo che, tra le altre cose, era ovviamente un importante punto di ritrovo per la città.
Sono rimasta molto affascinata da ogni cosa. Inoltre c'erano in dotazione delle audioguide, in italiano, che fornivano esaurienti spiegazioni su ogni minimo dettaglio. Talmente esaurienti che qualcuno, in orario postprandiale, ha avuto un attimo di cedimento e s'è quasi addormentato, audioguida alla mano (purtroppo mi hanno esplicitamente vietato di pubblicare le foto che ritraggono quel momento). Io, invece, in orario postprandiale ma pericolosamente vicino a quello della merenda, per un attimo mi sono soffermata con stupore di fronte a questo cartello.
Perché avevo letto "Please take caKe"
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Non ve lo fareste un bagno, in un posto così? |
Un cartello riportava, in inglese, le parole di Seneca (qui tradotte da me dall'inglese): "L'immagine non è completa senza qualche attaccabrighe, un ladro colto in flagrante, o l'uomo che ama il suono della propria voce nelle terme - senza contare coloro che vi saltano dentro con un grandissimo tonfo" (Epistulae Morales, 56, I secolo D.C.)
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Le foto distratte |
Dopo le sorgenti ci siamo diretti al Jane Austen Centre, ma era già chiuso. Un'ottima ragione per tornare a Bath, no?