sabato 5 luglio 2014

Quando i miei vicini litigano

Quando i miei vicini litigano, sembra che intorno il silenzio si faccia più intenso, i passi per i ballatoi più felpati, i giochi dei bambini attutiti. Persino i saluti tra dirimpettai si diradano, lasciando spazio a discreti cenni del capo.

Quando i miei vicini litigano si arriva a un punto in cui si sentono solo le urla di lei, mentre le risposte di lui spariscono e nulla rimane se non singhiozzi. Allora la voce di lei si fa più umida e fuori piove.

Quando i miei vicini litigano a volte ti viene il mal di testa, ma mai ti prende l’idea di far presente che sono appena le sette e mezza del mattino. Il sole è in piena ascesa, ma il dolore non ha orari e del loro vorresti partecipare solo per ricordare che tutto si risolve, in un modo o nell’altro.

Quando i miei vicini litigano, invece, non si risolve mai niente. E la parete che vi divide, che filtra le loro voci e impotenze, la vedi assottigliarsi in tante piccole sbarre di prigione. Diversamente solida e immobile, apre spiragli su un mondo di solitudine a due.

Non urlare, mi scoppia la testa, le dice lui.
Se non urlo crollo anch’io, risponde lei.


E così vanno avanti, usando ognuno il suo bastone.

Fonte

4 commenti:

  1. Ma qualcuno glielo chiederà, perché non si separano?

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    1. Il fatto che non siano molto giovani non giustifica, ma mi danno l'idea della rassegnazione.

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  2. Questa foto è incredibile: ne avevo pubblicata una ( mia) che è quasi uguale, ma i vecchietti sono visti da dietro e camminano sui san pietrini di piazza Carignano.
    Non ti far troppo suggestionare dalle urla dei vicini, i miei si tiravano i piatti prima di separarsi, e poi andarsene (per fortuna)

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    1. La foto non è mia! Pensavo di aver inserito la fonte, perciò recupero adesso :)
      Più che altro, mi spiace molto, anche perché sono persone estremamente gentili.

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