Il piacere che Rugarli ci regala in questo atipico romanzo noir è il dubbio che si insinua tra gli opposti e l’incertezza, ovvero una continua riflessione sugli equilibri precari tra l’inespugnabile e la fragilità, la paura della solitudine e il rifiuto di abbandonarvisi, l’incalzare della morte e il desiderio di sopravviverle, tra la fantasia, i sogni e la realtà.
Per la recensione completa: Manuale di solitudine, di Giampaolo Rugarli
Quando ho visto che questo sito, dopo tanto tempo, è stato aggiornato mi è venuto un tuffo al cuore :-)
RispondiEliminaUn cordiale saluto!
Che caro! Credo ricomincerò a scriverci, ma è trascorso così tanto tempo che quasi non so da dove iniziare. Un saluto a te e Pille!
EliminaGrazie a te e buona continuazione :-)
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