Chiara De Giorgio Collezione Autunno inverno |
Uno dei settori della traduzione
che viene spesso dato per scontato e su cui molti conoscitori di due o più
lingue amano commentare è quello che riguarda il mondo degli audiovisivi.
Sottotitolaggio, adattamento, voice-over, simil sync… Questi e altri termini
riportano tutti a un mondo a sé stante che riguarda i prodotti destinati al
grande e al piccolo schermo. Oggi ho deciso di parlare di questi e altri
argomenti con Chiara De Giorgio, libera professionista traduttrice che lavora in
questo mondo da quasi dieci anni.
Partiamo dall’inizio: una laurea triennale in traduzione e
interpretariato, un corso di specializzazione in traduzione legale e poi una
laurea specialistica in traduzione e altri corsi di aggiornamento oltre a quasi
dieci anni di esperienza. Quand’è che un traduttore può considerarsi formato?
Mai, credo. Almeno nella mia esperienza. E per quanto
lauree, master e corsi di formazione siano utili, i trucchi del mestiere li ho
imparati tutti sul campo. Traducendo o, nel mio caso, adattando. E diciamo che
essere un’appassionata di serie televisive di ogni sorta e genere ha aiutato.