giovedì 6 settembre 2012

Sì, siamo stati bene

Sì, siamo stati bene, anche se il tempo non è stato sempre dei migliori. Questa era la terza volta che mi son trovata a Nizza la Bella ma la prima in piena estate, col sole e i turisti ad affollare le vie. La trasformazione non è radicale così come m'aspettavo, ma certo è più piacevole poterla visitare senza ombrello, sciarpa e giaccone. Anche stavolta è riuscita a stupirmi con la sua bellezza.


Adoro i prati tra le rotaie!



Siesta. L'espressione era splendida.






Queste ultime due sono le mie preferite. La prima per l'albero e per quei due ragazzi che cercavano di fotografarsi insieme che, non so per quale ragione, mi sembravano estremamente romantici.




Quest'ultima, scattata la mattina della partenza, per i colori e per il gran coraggio di quegli irriducibili vacanzieri.

4 commenti:

  1. Davvero splendida, Nizza! Ah, che voglia mi ha fatto venire...

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  2. Nizza... Nizzarda si chiama l'insalata e Nizza è l'esonimo della città non solo in Italiano, ma anche in Tedesco ed in Estone.
    Cognomi italiani sui campanelli, ma nomi delle persone francesi e nessuno che capisca - almeno ufficialmente - l'Italiano.
    Nizza è il simbolo storico di come si possa effettuare una "damnatio memoriae" senza bisogno di deportazioni o di violenze culturali.
    Nizza è stata regalata da Torino alla Francia nel 1860. Vi era nato Peppino Garibaldi, l'uomo-simbolo del risorgimento italiano. Ma nello spazio di una generazione il francesismo ha travolto tutto e Nizza ha dimenticato la sua italianità.
    Nizza è meravigliosa, ma mi mette tanta malinconia proprio per questo.

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  3. È vero, pochissimi parlano italiano. Stavolta mi sono accorta di una forte presenta di russi. C'è un volo diretto da Mosca, mi hanno spiegato poi. Intanto ho trovato un graziosissimo negozietto russo in rue Gambetta e una sauna russa in una via parallela!

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