"Nuda", realizzazione in acciaio Dominique de Séguin |
Il Parc Phoenix l'abbiamo scoperto per caso, curiosando qua e là su Internet per scoprire cose nuove da vedere che non fossero i soliti monumenti, e non ci siamo assolutamente pentiti della visita. Ospita un numero incredibile di specie vegetali e animali ma, a differenza di uno zoo, alcuni sono lasciati liberi di vagare per la sua superficie. Ad esempio sembrerà incredibile, ma io non avevo mai visto un tacchino dal vivo.
L: "Come fai a non aver mai visto un tacchino dal vivo? TUTTI hanno visto un tacchino dal vivo almeno una volta, alla tua età"
A: "In compenso ho visto le pantegane del Po. Dimmi, tu le hai viste le pantegane del Po? Le hai viste?"
Né una lontra.
Un cartello lì accanto descriveva tutto il rito di accoppiamento, che sembra piuttosto violento: il maschio insegue la femmina, le morde la testa tenendola ferma con gli arti anteriori, la trascina sott'acqua e lei, una volta salita in superficie, lancia grida forti e acute dibattendosi. Poi inizia l'accoppiamento vero e proprio, che può durare dai 20 ai 45 minuti.
C'erano poi pavoni, galli e galline in libertà, canguri, criceti, iguane, caimani, porcellini d'India, testuggini, tantissimi uccelli, insetti e pesci. La maggior parte degli animali non erano in vere e proprie gabbie, ma in spazi molto ampi e ben progettati.
Lì c'è l'occhio di un caimano che spunta |
Di spazio del resto ce n'è tantissimo: un immenso parco esterno in aggiunta a quella struttura piramidale che si vede in foto, che ospita le specie più esotiche e al cui interno l'aria è incredibilmente calda e umida, come si conviene.
Incredibile soprattutto il numero di specie vegetali, circa 2.500.
Ceiba Speciosa, tipica delle zone subtropicali |
Pavone |
All'ingresso della piramide c'era questo: un simpatico defibrillatore cardiaco. Non ne ho visti altrove e ancora mi domando perché l'abbiano messo proprio in questo parco.