venerdì 13 dicembre 2013

But, you know, I always got lunch for my children, did I not?

How consumed are you about writing when you are into the story?
Desperately consumed. But, you know, I always got lunch for my children, did I not? 
Non so perché mi abbia colpito tanto questo scambio di battute, forse perché ho collegato il tutto a questa pubblicità, molto ben fatta, della Pantene, attraverso la quale ho scoperto d'avere anche io qualche pregiudizio contro il mio stesso sesso, o comunque di aderire - pur non volendo - a qualche stereotipo.  


Ah, quelle parole arrivano da questa intervista (che ho trovato grazie a questo articolo). Dura una mezz'oretta e, a mio avviso, vale la pena ascoltarla. Racconta cose molto interessanti e con una voce che, dopo un po', inizia a cullarti. La si ascolta con molto piacere. 


10 commenti:


  1. Se avesse finito gli studi universitari sarebbe stata una scrittrice diversa? "I would have been a lot more cautious and a lot more scared". Proprio così....

    Hai notato come quando pronuncia le parole house e out si sente l'accento scozzese?

    Molto simpatica e autentica. Un bel modo di invecchiare.
    JL

    del lettorereward from the writing
    house out about

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    1. Vero, ha origini anche scozzesi! In realtà ho prestato più attenzione alle modifiche apportate tra parlato e sottotitoli. Emh...

      Comunque sì, molto simpatica, piace molto anche a me: sor/ride spesso e sembra così solare!

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  2. scusa non ho cancellato le ultime righe

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  3. Vorrei sapere chi si salva dagli stereotipi. Gli stereotipi sono scorciatoie che tendiamo a prendere per sintetizzare dei tipi umani, appunto. Ne esistono anche di maschili. Di infantili. Di animalili. Ecc.
    La trovo una battaglia persa.
    Quando qualcuno ti stereotipizza in modo sbagliato, però, glielo si può fare notare, magari con una battuta per sdrammatizzare.
    Ci penserà due volte, prima di rifarlo...
    JL

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    1. Sulla questione battaglia persa hai ragione, ma è anche vero che essere consapevoli del proprio modo di categorizzare la realtà - per quanto umanamente possibile - può comunque aiutare a non ragionare necessariamente su binari precostituiti. Perciò ogni volta che me ne accorgo, se lo stereotipo non mi piace cerco di ragionarci su.

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  4. giustissimo. Fa sempre bene ragionarci su.
    Però la paranoia degli stereotipi non la cpisco, lo stesso per le campagne antistereotipi che in genere diventano vere e proprie campagne censorie, purghe culturali e così via. No grazie.

    Ho un amico scozzese che ha una parlata simile, soprattutto quell'"out" (pronunciato "eut"), e "house" (heus).

    Sì, c'erano delel discrepanze nella trascrizione...
    JL

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  5. Carino lo spot, almeno è intelligente :-)
    Dopo mi guardo Alice, grazie!

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  6. Credo che Pantene abbia copiato l'idea, forse da un video artista. Adesso la mia mente non e' abbastana fresca e riposata, ma vedrai che prima o poi si accendera' una lampadina... Un po' come Dove ha copiato per un certo tempo dalle performance organizzate da Spencer Tunick.
    L'intervista ad Alice mi ha un po' delusa. Non so, certe domande davvero mi sembravano non avere molto senso...

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  7. davvero rilassante, una voce da Nobel ...

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