lunedì 7 aprile 2014

Facce da guardia

Turisti pronti a incontrarsi nel luogo X all'ora Y
A Londra avevo assistito al cambio della guardia una volta sola, da piccola, e lo ricordavo come un evento davvero imperdibile. Sarà che al tempo ero in compagnia anche di una ragazzina poco più grande di me con cui avevo trascorso l'attesa a giocare e ad arrampicarmi su qualsiasi elemento urbano agibile.








Stavolta, degnamente capace di intendere e di volere, ho compreso che il cambio della guardia è una di quelle cose che non mi esaltano: un gruppo di ragazzi talmente avviluppati in strati e strati d'abiti da far venir caldo solo a guardarli che camminano in modo ordinato per un cortile, osservando tutte le persone raccolte e abbarbicate attorno al cancello come se fossero esseri invisibili. 

Così ho iniziato a guardarmi intorno...












Lei si è divertita più di tutti

...e a fotografare i fotografi (che sono uno dei miei soggetti preferiti!)




In definitiva, il vero spettacolo per noi è stato lui, il ragazzo con la maglia rossa.


È giunto con l'aria di chi non si aspettava tanta gente, in quel quieto angolo di mondo dove è solito andare a correre in solitaria: "Che è tutta 'sta gente?", sembrava suggerire la sua espressione. "Ah, al solito, i tipi di Buckingham".

Chiaramente la sua routine non ha patito la pioggia (che a Londra è solo un abbaglio per i turisti), la folla, il trambusto, il passaggio dei gendarmi a cavallo o altro. No. Dopo un attimo di esitazione, stoico e impassibile, ha proseguito con rotazione del bacino, allungamento di polpacci, glutei e muscoli vari, saltelli sul posto... La sua espressione è rimasta inalterata per tutto il tempo. Era francese.


17 commenti:

  1. Ma era un cacchio di esibizionista!
    Ti pare che passi davanti a Buckingham Palace, nell'ora di punta, e ti metti a sculettare e fare stretching in mezzo alla folla, così... per caso! XD

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    1. Meno male che confermi, nelle foto non si vede neanche un decimo di quel che ha fatto. Se noti, non sono riuscita a riprenderlo né quando ha ruotato il bacino in mezzo alla gente che attraversava la strada, né quando ha fatto gli affondi con le guardie a cavallo dietro. Fossi stata un po' più decisa... :D

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  2. a cosa l'hai capito che era francese?

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    1. L'abbiamo capito quando alla fine è arrivata una sua amica e si son messi a chiacchierare :)

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  3. Io sapevo dei GUARDONI (quelli che quando sfogliano The Sun vanno subito a pagina 3).
    Ora ci hai fatto conoscere i GUARDIONI...

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    1. Non credo di aver mai comprato The Sun. Quando mi capiterò andrò subito a pagina 3 (cosa diamine c'è a pagina 3?!)

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    2. Ma Alice!!!!!!!!!!!!!!

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    3. Ma Alice!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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    4. Ecco qui
      http://en.wikipedia.org/wiki/Page_3

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    5. Se si è meritata persino una voce in Wikipedia, sono io che sono rimasta indietro. Chiedo venia, eh :D

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    6. 9 aprile, 99° giorno dell'anno...
      Alice, hai ancora intenzione di comprare The Sun e vedere a pagina 3? :-)
      I numeri di oggi sembrano ideali (9 è multiplo di 3; The=3 lettere, Sun=3 lettere, pagina 3)...

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    7. Diamine, ti stai trasformando in lituopadania! :D Penso che attenderò un altro momento altrettanto... emh, adatto :P

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  4. Dalla faccia sembrava più un esibizionista italiano!

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  5. Ho sempre avuto una certa avversione per il cambio della guardia. Nella mia adolescenza ho assistito a quello inglese (poi rivisto in età adulta) e successivamente, diciamo negli ultimi quindici anni, ho avuto modo di vedere manifestazioni simili (per fortuna più sobrie) a Stoccolma, Copenhagen (tre volte) e Oslo. C'è però una cosa che mi è piaciuta tantissimo: le "prove". Quelle in cui mi sono imbattuto io, per caso, sono state quelle danesi. Una domenica mattina grigia e piovicchiosa di qualche Maggio fa io e la mia fidanzata di allora (oggi mia moglie) ci siamo goduti uno dei migliori spettacoli comici della nostra vita. Giovani di meno di vent'anni, decisamente assonnati e che forse non avevano ancora smaltito la sbornia della sera precedente, hanno ripetuto fino alla noia (e senza quasi mai riuscirci) un solo esercizio: partivano in formazione compatta gli uni attaccati agli altri, disposti in due o tre file, poi si distanziavano lungo le quattro direzioni cardinali e di scatto aprivano le braccia orizzontalmente. Lo scopo era quello di far sì che le mani di ciascuno non collidessero con quelle del vicino. Il tutto sotto gli occhi divertiti di un gruppetto di turisti, noi compresi, che faticavano a trattenere le risate. Uno spasso!

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    1. ahahha sarà per quello che quelle danesi sei finito a vederle almeno tre volte? ;P

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  6. Ho cliccato male e cancellato la tua successiva risposta, chiedo venia!
    Io ci sono stata solo due volte e ricordo solo la casa di Andersen e la sirenetta :)

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