A intervalli regolari cerco di riordinare la casa per settori. Il cambiamento non è mai epocale, ma rappresenta comunque un miglioramento. Sogno da sempre un ambiente minimalista, vuoto, ma qui sono pochi gli oggetti che si buttano, perché tutto potrebbe tornare utile: l'attaccapanni utilizzato per riparare il lampadario, il ripiano in vetro di un vecchio frigo che è stato trasformato in tavolino prima per andare a sostituire poi il ripiano rotto del frigo nuovo, un dorso rigido per rilegature con il quale abbiamo riparato uno specchio e via dicendo. Stavolta è la volta degli attrezzi. Risultati?
1) Ora abbiamo, per esempio, scatole tematiche: quella che contiene solo pomelli, quella con gambe di divani e sedie così come quella di bottoni, quella con i cavi telefonici, una di pinze, una di matite (che provengono da svariate generazioni), altre di soli ganci o travette di sostegno o maniglie... e ancora tante altre. Senza contare i cassetti: due di chiodi, uno dedicato ai raccordi idraulici (?!?), un altro alle prese di corrente, un ripiano di cavi. Insomma, il regno di McGyver.
2) Trovo sempre cose che non mi aspetterei mai di avere, per esempio:
- un oggetto non meglio identificato (suggerimenti?)
- un tagliapiastrelle
- una bellissima banconota irlandese da 50 pound del 1991 (chi è quel pazzo che non è andato a cambiarla? 50 pound, voglio dire)
3) Ritrovo cose che pensavo di non rivedere mai più, come questo orecchino...
4) Se qualcuno mi regala un oggetto inutile, mi prende una crisi mistica.