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martedì 23 agosto 2016

Senso civico

- Ieri allora sono venuti i Vigili.
- Come mai?
- Avevo visto un cane morto vicino al guard rail, perciò li ho chiamati. Sapessi che pena, quegli occhietti che mi guardavano...
- Occhietti? Aveva gli occhi aperti?
- Sì. Ho pensato quasi fosse un pupazzo, per quanto erano vitrei, ma poi ho visto i dentini.
- I dentini? È morto a bocca aperta?
- Eh. Comunque il vigile è arrivato e all'inizio mi ha detto che sembrava più una volpe...
- Che strano, una volpe da quelle parti.
- ...poi mi ha detto che probabilmente era morta da più di qualche giorno...
- Ma tu te ne saresti accorta, no?
- ...e quando infine l'ha presa ha detto che era impagliata.
- Ah.
- Eh.
- Si è urtato?
- No, mi ha detto anzi che era contento non fosse morto nessun cane.
- Infatti.
- Però...
- Però...?
- Però ora io non potrò più fare segnalazioni.
- Perché?
- Perché ora dirà a tutti i colleghi che l'ho chiamato per un cane morto quando invece si trattava di un animale impagliato.
- Non penso sia così grave, può capitare...
- No, no, ormai è fatta...
- Ma poi figurati, per quanti Vigili ci sono a Torino!
- No, è così. Mi avranno schedata. Sai una cosa, però?
- No, cosa?
- È proprio un peccato, sono una persona così attenta!

domenica 6 luglio 2014

Xu Hong Fei

Oggi passeggiando per Torino mi sono imbattuta nelle opere di Xu Hong Fei. Erano lì, vigili e in movimento di fronte a Palazzo Reale. 


Fiori al vento

Kiss

Kiss

Si tratta di una mostra itinerante, Il fascino della Capitale antica, a Torino già dal 13 giugno e presente fino al 18 luglio. Sono in tutto 36 opere di scultura realizzate in diversi materiali e sparse in vari luoghi della città: da Piazza Castello al Museo d'Arte Orientale, dal Polo Reale alla Reggia di Venaria Reale, dalla Galleria Subalpina alla Piscina monumentale. Sono molto belle, vale la pena cercarle.

lunedì 30 giugno 2014

Sassi-Superga: finalmente ce l'ho fatta!

Due sabati fa ho finalmente avuto modo di realizzare qualcosa che sognavo di fare da quindici anni: andare da Sassi alla Basilica di Superga a piedi. No, niente di straordinario, è vero. Ci avevo provato con un'amica, ma a metà strada mi aveva liquidata con un deciso "io mi rifiuto, sto morendo" e il pollice alzato per fare autostop. Al tempo, pur preoccupate di chi avrebbe potuto fermarsi, ci eravamo alla fine fatte dare un passaggio da un ragazzo che andava fin lassù per prendere il sole.

Avrei potuto organizzarmi prima e, nonostante la mancanza di compagni di avventura, andarci da sola. Ma in questo caso da sola non ci volevo andare e:

- i miei amici concittadini sanno bene che non è una passeggiata rilassante;
- i miei amici non concittadini non si fidano più delle idee che mi vengono e che presuppongono una qualche passeggiata in posti non generalmente noti. Quando dico "dai, è dietro l'angolo" ormai si insospettiscono.

Poi ho conosciuto E. E. è relativamente nuova qui a Torino ma, soprattutto, è molto propositiva per uscite e scampagnate. Due sabati fa mi ha proposto di andare a visitare la Sacra di San Michele ma, complice un venerdì sera un po' faticoso e orari non troppo comodi, io ho rifiutato. Ed è stata lei che, in cerca di un'alternativa, ha esordito con: Andiamo a Superga a piedi?

Come fosse il mio compleanno, per dire. E ci siamo incamminate. 

La salita è stata fantastica, con oltre trenta gradi e ombra totalmente assente. Neanche dieci passi ed E. si era già pentita della sua proposta, ma nonostante tutto ha proseguito, tra invettive varie, a inerpicarsi per quell'ora e trenta minuti che ci vogliono per raggiungere la cima. 

Torino dall'alto
Manca ancora un po'...


Verso l'infinito e oltre!



Torino dall'alto

Torino dall'alto con lampione romantico

Confluenza tra il fiume Po e il fiume Stura di Lanzo

Basilica, particolare con nuvole
Ciao, Basilica!



Torino dall'alto

L'illuminazione di Torino


Torino sempre più illuminata
Sulla via del ritorno, l'ultimo saluto
Io, felice



lunedì 16 giugno 2014

La mia domenica piovosa

Nelle ultime settimane ho lavorato tanto, anche e soprattutto nel fine settimana. Non è che avessi poco da raccontare, ma è stato tutto talmente frenetico e intenso che ogni momento libero ho preferito trascorrerlo lontana dal pc, per riossigenare cervello e vista. Ho anche provato l'ebbrezza di 22 ore di lavoro consecutive nel periodo elettorale, partecipando come segretaria di seggio. 

Ieri allora mi sono dedicata l'intera giornata, iniziando con una passeggiata per una splendida Torino nuda di gente in una piovosa domenica mattina.



Via Cernaia
Via Cernaia
Corso Vinzaglio

Corso Vinzaglio



Monumento a Pietro Micca

Palazzo Madama
























































Galleria Subalpina





In piazza Castello, poco prima dell'ingresso alla Galleria Subalpina, c'era un signore anziano e grassottello con un buffo cappello di paglia che suonava La vie en rose alla tromba. Molto, molto romantico. 














Piazza Vittorio - Estate


Avrei voluto prendere un qualsiasi bus diretto verso le viuzze inerpicate della collina, ma di domenica i mezzi pubblici sono quasi un miraggio, perciò ho optato per il Monte dei Cappuccini. 


Vista dal Monte dei Cappuccini








Per chi ancora non lo sapesse: il Monte dei Cappuccini sembra lontano, ma non lo è. Da Piazza Vittorio dista appena 1 chilometro, e ne vale la pena. 

Mi aspettavo di trovare il deserto anche lassù, invece c'erano fior di macchinoni parcheggiati alla rinfusa. Tutti erano però in chiesa per la messa, e il panorama è rimasto solo mio.







Discesa dal Monte
Scorciatoie interboschive




















Poi la città ha iniziato a riempirsi, e io ne ho allora approfittato per andare a mangiare i biscottini all'anice preparati da un'amica.

Spero la vostra domenica sia stata altrettanto bella.

domenica 11 maggio 2014

Salone del Libro: l'assurdità della rete senza fili

Al Salone del Libro collegarsi a Internet è un'impresa. Viene resa disponibile la rete senza fili del salone...



...ma non ha una buona copertura neanche quella.

Nella lounge, invece, per un attimo sono rimasta stupita dal fatto che volessero espressamente indicare la mancanza di rete con l'espressione Wi-Fi free: "senza collegamento Wi-Fi". Poi ho capito che la frase non era in inglese (che comunque avrebbe richiesto il trattino tra le due parole), ma in italiano, e che quindi avevano utilizzato "free" invece di "gratuito".



L'impressione è che siano riusciti a scrivere una frase male in due lingue diverse.

venerdì 11 aprile 2014

Stanno arrivando...

Stanno arrivando! Cosa? 
  • Il Salone del Libro dall'8 al 12 maggio (e se siete traduttori o lavorate nel settore, conviene far già richiesta di accredito);
  • la mostra dedicata ai preraffaeliti dal 19 aprile al 13 luglio (con l'Ophelia di Millais, uno dei miei quadri preferiti che ero rimasta delusa di non aver ritrovato alla Tate);
  • il Jazz Festival, dal 25 aprile al 1° maggio.
Dimentico qualcosa? Ah sì: ma quanto mi piace vivere a Torino?!



giovedì 3 aprile 2014

A mezz'aria

Ho preso l'autobus per un soffio, riuscendo a infilarmi appena in tempo tra le persone stipate e la porta. Avevo chiesto un'informazione a una signora, e lei aveva iniziato a raccontarmi la sua storia: il marito, il lavoro, il pendolarismo da Torino a Torino... Quando l'ho salutata l'eco della sua voce è rimasta imbrigliata nei miei pensieri. 

Poi ho alzato lo sguardo verso la pancia dell'autobus, e per un attimo ho creduto che quel giorno fossero rimasti imprigionati a mezz'aria i pensieri di tutti. 



lunedì 10 marzo 2014

Storie di non ordinaria gentilezza

19.26 esco di casa di corsa, per arrivare al tabaccaio prima che chiuda
19.28 attendo che il semaforo diventi verde
19.30 il semaforo diventa verde, attraverso la strada e il tabaccaio chiude la serranda

"No no no no no! Scusi... Scusi? C'è ancora qualcuno qui dietro? No, eh? Diamine!"

"Qui, qui", mi intima una signora che sa poco l'italiano e di carnagione scura che, senza rallentare e spingendo un passeggino, mi indica il fondo della via. "Ce n'è un altro."
"Davvero? Aperto fino a quest'ora?". Guarda l'orologio e scuote la testa: "Distributore".
"Ah, no, non devo comprare le sigarette, mi serviva un biglietto dell'autobus". La ringrazio e comincio ad allontanarmi quando sento urlare "Ehi!". Mi volto e la vedo lì, a dieci metri, con un biglietto in mano: "Do io!"
Le porgo 5 euro, ma non ha il resto. "Moneta?", mi chiede. "No, ho solo 70 centesimi" (a Torino un biglietto costa 1,5 euro). Non so come fare, ma lei sorride e dice che va bene, li prende, mi lascia il biglietto e se ne va, ridendo di fronte alla mia faccia costernata.

Lo racconto perché amo la bellezza dei gesti di gratuita gentilezza da parte di sconosciuti (danno vigore alla fiducia che si ha nel mondo), e un po' anche perché di recente mi si dice spesso di stare attenta, ché questo nuovo quartiere dove vivo è pieno di stranieri.

Esopo

giovedì 6 febbraio 2014

Quiz - Il quadro del tesoro

L'ultimo post sulla mostra - sempre lei, sempre lei! - è un quiz del quale neanche io ho soluzione, perciò voglio coinvolgere chi si troverà a passar di qui.


Il quadro si intitola "Conversazione" ed è stato eseguito da David Zagoskin con inchiostro su carta. La carta in questione, però, è una mappa. Quindi il mio quiz consiste in questo: sapreste indovinare di che mappa si tratta? Di seguito le foto dei particolari che sono riuscita a fotografare.






mercoledì 5 febbraio 2014

Torino - Dalle avanguardie alla Perestrojka: una mostra



Come promesso, ecco il resto dei quadri che ho fotografato in occasione della mostra "Dalle avanguardie alla Perestrojka" tenutasi a Torino fino al 25 gennaio presso l'Archivio di Stato e che ospitava le opere della Pinacoteca Civica Manege di San Pietroburgo.

*mi spiace per la qualità delle foto!





Copio pari pari il testo introduttivo alla mostra (errori e ripetizioni annessi): 

"La Collezione della Pinacoteca Civica Manege di San Pietroburgo è una delle più importanti collezioni d'arte moderna in Russia. 
Le cento opere presentate in mostra a Torino, per la prima volta in Italia, ripercorrono la storia, multiforme e diversificata, dell'evoluzione delle arti visive a San Pietroburgo, rivelando un aspetto ancora sconosciuto della cultura russa.
Dipinti ad olio, acquerelli e disegni, esempi rappresentativi della pittura russa, offrono un quadro completo dell'arte a San Pietroburgo nel corso del XX° secolo, attraverso le turbolente circostanze storiche e una varietà di impulsi, che hanno contribuito allo sviluppo delle tendenze artistiche.
Il nucleo della collezione è composto da opere che vanno dal 1920 al 1940, quando il nome della città era Leningrado. Opere di grande valore artistico e storico, che ci permettono di avere un approccio unico all'arte sovietica di quel periodo e aggiungono una nuova dimensione alla nostra percezione del fermento culturale della Russia post-rivoluzionaria, sfidando le tradizionali interpretazioni critiche. Nonostante la loro natura 'accademica', nei diversi lavori riecheggiano i trionfi e le conquiste dell'Avanguardia russa e le influenze del modernismo, mentre reminiscenze di impronta più tradizionale e legate al folclore possono essere rintracciate nelle opere grafiche.
Successivamente, si percepisce il passaggio dal Realismo socialista per arrivare ai fenomeni artistici del periodo della Perestrojka e le sperimentazioni contemporanee, in un panorama completo delle varie scuole, tendenze, correnti e movimenti che hanno caratterizzato l'ambiente culturale della città."

Paesaggio con la Colonna di Alessandro, di Nikolai Lapshin
1939, acquerello su carta, 31,5 x 45 cm
Raggi di sole sul volto di un marinaio,
di Nikolai Kostrov
1927, acquerello su carta e cartone, 25,3 x 2,2 cm (umh?)



Ragazza con cavallo a Buryat, di Alexandra Yakobson
1929, acquerello su carta, 24,5 x 21,5 cm
Composizione (a Buryat), di Alexandra Yakobson
1929-1930, acquerello su carta, 33 x 27 cm









Il ponte Tuchkov, di Alexander Vedernikov
1946, acquerello su carta, 39 x 50,5 cm

 Strelka, di Alexei Pochtenny
1930, olio su tela, 54 , 70 cm

















Fucilieri, di Pavel Ab
1936, gesso e tecnica mista su compensato, 42 x 57,5 cm


















Ragazza con maglietta gialla, di Lidia Timoshenko
1934, olio su tela, 79 x 53 cm
Maniscalco, di David Zagoskin
1932, acquerello e inchiostro su carta, 68,6 x 50,2 cm




















Fiori dopo la pioggia, di Israil Lizak
1935, olio su tela, 106 x 98 cm
Ritratto di ragazzo, di Lev Volshtein
1947, acquerello su carta, 44 x 31 cm


















Ritratto di Vera Yevgenyevna, moglie dell'artista,
di Vladimir Grinberg
1937, olio su tela, 64,5 x 42 cm

Ritratto di Eleonora Khmelnitsky, di Ivan Petrovsky
1939, olio su tela, 49,5 x 40 cm

























Donna in bianco, di Vera Zenkovich
1965, gouache su carta, 56 x 44 cm
Pensierosa, di Svetlana Fadeenko
2001, tecnica mista su carta, 62 x 41,5 cm























Oggi la bocciofila era chiusa?

L'ho trovata notevole, ma purtroppo non è stata prorogata. "Poca affluenza", ha anche commentato uno dei signori incaricati di seguire il flusso dei visitatori. "Ma non è stata sufficientemente pubblicizzata", abbiamo risposto noi, "Senza contare che è assurdo chiuderla proprio nel fine settimana!". "Basta il sito... e poi vedete qual è l'età media? Vengono le persone di una certa età e in pensione, come alternativa alla bocciofila". Tristissimi commenti, insomma.





Sul treno, di Boris Vlasov
1965, tempera su carta, 61,5 x 46,5 cm


Ritorno, di Galina Molchanova
1986, gouache e acquerello su carta, 35 x 49 cm






















Piazza Reale, di Roman Muraviev
1990, olio su tela, 92 x 73 cm

Autoritratto con due candele, di Vitaly Tyulenev
1993, olio su tela, 65 x 65 cm


















Autoritratto, di Julia Ivanova
1988, olio su tela, 72,9 x 51 cm


Caffè rosso, di Vitaly Tyulenev
1985, olio su tela, 100 x 95 cm



Ritratto del compositore Dmitri Shostakovich,
di Levon Lazarev
1990, olio su tela e su legno, 66 x 49 cm
Ritratto di Marina Jigarkhanyan, di Alexey Shtern
1999, cartone, tecnica mista, 90 x 80 cm


Ragazza con uccellino, di Nikolai Koshelkov
1960, olio su tela, 57 x 44,5 cm
Visitatrici



Ora l'Archivio di Stato ospita un'altra mostra dedicata a Davide Peiretti, che conto di visitare prossimamente e che stavolta è stata allestita nei locali in via Piave 21. Purtroppo il link che ne parla sul sito dell'Archivio di Stato al momento dà errore. Sarà sufficiente come mezzo pubblicitario?
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