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venerdì 27 settembre 2013

Potenza - Jobbing Fest

Oggi a Potenza ho partecipato a Jobbing Fest, un bellissimo evento dedicato agli studenti del quinto anno delle scuole superiori. È vero, ufficialmente non sono più una studentessa, ma svolgo comunque un lavoro dove non si smette mai di studiare, imparare, approfondire. In più si parlava  del mondo del lavoro, delle competenze richieste oggi e dei nuovi sbocchi professionali nel mondo del web, e sono tematiche che mi affascinano molto perché sono specchio di un cambiamento culturale molto forte e importante che non interessa solo le generazioni future, ma noi, qui, ora. 

Era bellissimo vedere i giovani attivamente interessati e coinvolti, soprattutto curiosi di capire, scoprire e informarsi. Ogni singolo contributo è stato prezioso e interessante, anche dal punto di vista umano, perché alla fine gli ospiti hanno tutti, in un modo o nell'altro, condiviso parte della propria storia. 

Anche Niccolò Torrielli, presentatore tv classe '84, che a un certo punto ha iniziato a porre delle domande direttamente ai ragazzi: E voi, che sogni avete? Cosa pensate di fare dopo il diploma? State già facendo qualcosa di concreto? 

Tra le varie risposte, Vito Marchitelli ha detto di voler fare il cantante e, su invito, ha regalato un assaggio della sua voce.




Ecco, devo dirlo: così, sue due piedi, mi sono un po' emozionata.

Il JobbingFest continua domani a Matera, presso l'Aula Magna della facoltà di Architettura (9.30-18.00).

mercoledì 10 aprile 2013

Select level in potentino

Ecco un video-parodia di uno studente potentino fuori sede.


Molte cose mi hanno fatto sorridere, perché le ho trovate molto, molto tipiche, soprattutto le espressioni e i dialoghi.

- Uagliò, ma quando sei arrivato?
- Ma mo' so' arrivato
- Ah, e quanto ti trattieni?
- Eeehh, giusto il tempo delle feste.
- Senti, noi ci andiamo a pijà na cosa sopra, vuoi venì?
- No. Io devo andà in famiglia, c'ho mia mamma.

La ciliegina sulla torta: i livelli di difficoltà del videogioco in potentino.


Invece alla scelta dei personaggi più famosi di Potenza mi sono persa, non sono ancora* a quel livello di conoscenza culturale. 

*"Breve" nota sul mio rapporto con il potentino:

Da torinese fatta e finita, non parlo purtroppo nemmeno una parola di piemontese. Tuttavia da anni sono fidanzata con un potentino e il dialetto di quelle parti, se non proprio stretto stretto, lo parlo o, meglio, lo capisco. 

Da un punto di vista linguistico i primi anni, quando andavo a Potenza, per me era un incubo: a pranzo o cena con la famiglia si passava spesso dall'italiano al dialetto e io mi perdevo pezzi interi di conversazione. Ricordo un giorno che proprio non ce la feci più: qualcuno disse "digniel!" e io me ne uscii con "no, ora mi spiegate cosa c'entra l'agnello!" ("digniel" significa "diglielo").
Fu drammatica anche la volta che andammo a vedere La Ricotta, ovvero il trio di comici che qualche anno fa ha cominciato a esibirsi anche a Zelig. In tv sono molto comprensibili e ovviamente adattano le battute a un pubblico diverso, ma in quel caso si trattava di una fiera di paese ed era dato per scontato che tutti potessero comprenderli. Io ho trascorso l'intera serata a guardare gli altri ridere fino alle lacrime, mentre l'unica cosa che capivo io era il "ne?" che i comici utilizzavano per imitare i veneziani (e io mi sentivo pure un po' offesa, perché il "ne?" a fine frase, per me, era solo ed esclusivamente piemontese).

Piano piano le cose sono cambiate, ma io non me ne sono accorta se non quando mi sono laureata: quell'anno il mio ragazzo e parte della sua famiglia sono venuti a Torino. A pranzo, mentre eravamo tutti lì a mangiare la bagna cauda, dopo uno scambio verbale velocissimo tra L. e il padre mia zia s'è voltata verso di me, occhi sgranati, e mi ha chiesto: "Cos'è che hanno detto?". È stata una rivelazione. 

A quel punto ho accettato, dopo anni, di tornare a vedere uno spettacolo de La Ricotta (il primo mi aveva demoralizzata) ed era proprio così, ormai capivo il potentino senza alcuno sforzo!


lunedì 25 marzo 2013

Potenza: ma a piedi 'ndo vai?








Cielo sereno, o quasi.

Il post doveva concludersi così, poi mi sono lasciata trasportare un po'.






A Potenza per ragioni di logistica non ci tornavo da qualche mese e, nel frattempo, hanno inaugurato un nuovo parco. In questa città non è cosa da poco perché sì, di verde ce n'è molto e bastano un paio di minuti in macchina per ritrovarsi in mezzo alla piena campagna, ma luoghi dove poter camminare tranquillamente e in pianura ce ne sono davvero pochi. I primi anni che venivo qui la scelta si riduceva alla via principale - via Pretoria. Tuttavia, a meno che non la si volesse percorrere già madidi di sudore e con la lingua a penzoloni per l'innumerevole numero di saliscendi sul tortuoso cammino, occorreva raggiungerla in macchina. Io, abituata agli spazi di Torino, rimanevo sempre piuttosto insoddisfatta.  


Lago Pantano
Poi hanno finalmente terminato la costruzione della passeggiata che costeggia il lago di Pantano di Pignola, a dieci minuti di macchina (no, i mezzi pubblici non rientrano nella concezione dei potentini, se non altro perché  non propongono orari o collegamenti che siano di reale utilità - anche se di recente, per incentivare l'utenza a riprendere l'uso di questo servizio, sono diventati gratuiti). 

Lago Pantano
La passeggiata intorno al lago consta di circa 6 km di strada ben delimitata dove si incontrano a qualsiasi ora persone che corrono, passeggiano, vanno in bici (viste le pendenze della città, non ho mai visto qualcuno usare una bici a Potenza) e che, di domenica, animano l'oasi del WWF che offre un modesto servizio di caffetteria. 

Nel 2007 hanno invece inaugurato il Parco dell'Europa Unita  (una "u" maiuscola che non condivido). Anche lì, la gente ne ha subito approfittato per popolarlo costantemente non solo nelle giornate di sole, ma anche quando piove o tira vento.

Ponte Attrezzato, fonte: Kone.com
Nel 2010 è stata la volta dell'impianto di collegamento meccanizzato Portasalza-Monte Cocuzzo, anche detto "Ponte Attrezzato" o, ancor più comunemente, "Scale Mobili Santa Lucia". Si tratta di un collegamento di circa 500 metri che, pur nella minima distanza, collega il centro cittadino a un quartiere altrimenti periferico, ma dotato di numerosi istituti scolastici e uffici. È costato oltre 16 milioni di euro, ma completato con anni e anni di ritardo solo nel 2010 (non mi dilungo sulla faccenda, che è stata più volte posta all'attenzione della Commissione europea, visto che i fondi del progetto provenivano dall'UE). Una gran cosa. Immaginatevi un sole torrido, l'idea di una passeggiata e all'orizzonte solo salite e scalinate, nessuna fontana, zone d'ombra inesistenti, balle d'erba che rotolano; oppure, altra cosa molto comune, strade e marciapiedi ghiacciati, dieci gradi sotto lo zero e le vostre scarpe che scivolano, voi che ruzzolate giù, morte certa. 


Ponte Attrezzato, fonte: Kone.com
Ok, forse è un po' esagerato, ma se ogni volta che volete farvi un giro vi dovete misurare con queste visioni apocalittiche, capirete che la costruzione di questa struttura è stata una manna dal cielo.

Senza contare che è al coperto. Fantastico.

Piccola curiosità: la città di Potenza ha un sistema di scale mobili che si estende complessivamente per circa 1,3 km guadagnandosi, per questo, il secondo posto al mondo dopo la città di Tokyo, le cui scale mobili si estendono per 1,5 km.



Parco Elisa Claps
A ottobre 2012 ecco invece il Parco Elisa Claps, nel quartiere di Macchia Romana. Non è proprio la massima espressione di una passeggiata in pianura, essendo caratterizzato da un sentiero che si inerpica sulla collina. È comunque molto piacevole, immerso nel verde e presto sarà anche corredato dall'immancabile bar di rito. 


Parco Elisa Claps
Vista dal parco Elisa Claps

venerdì 22 giugno 2012

32 °C

Nonostante il caldo torrido, ho deciso di andarmi a fare due passi prima di pranzo nel parco qui vicino. Manco a dirlo: non c'era nessuno né da una parte...

.. né dall'altra.


Mi sono goduta un buon libro e poi, ubriaca di sole, mi sono incamminata verso casa. Solo allora mi sono accorta di aver avuto per tutto quel tempo uno splendido compagno di calura: uno sparutissimo e coraggiosissimo papavero si ergeva, traballante ma fiero, a far da contraltare al sole.



giovedì 21 giugno 2012

Giornata mondiale del rifugiato

Per la terza edizione della Giornata mondiale del rifugiato anche Potenza ha fatto la sua parte.


Nel corso della tavola rotonda il presidente della Provincia, Piero Lacorazza, ha parlato della necessità di "... creare convergenze, per costruire giorno dopo giorno, partendo dalle scuole, una società migliore e nuove occasioni di crescita, in grado di garantire anche condizioni di sicurezza".

Partire dalle scuole come? Risponde l'assessore provinciale alla cultura Francesco Pietrantuono: "... attraverso azioni che promuovendo creatività, sostenibilità e inclusione, riattivino un processo di sviluppo. Da parte nostra abbiamo messo in campo il progetto 'Corti di memoria', nell'ambito del più vasto programma 'Abitare il futuro' [...] Partendo dal viaggio ad Auschwitz e Birkenau, il progetto 'Corti di memoria' ha offerto agli studenti la possibilità di avere un'esperienza diretta di un evento da non dimenticare, come fu quello della Shoah. Un percorso che ha dato alle scuole la possibilità di appropriarsi di quella memoria e di riflettere sui grandi problemi dell'accoglienza, dell'integrazione, utilizzando strumenti e linguaggi creativi".


Credo che sia importantissimo per i bambini conoscere la storia e i luoghi della Shoah, i suoi significati e orrori. Tuttavia mi chiedo perché per comprendere i problemi dei rifugiati e del fenomeno migratorio più in generale si debba partire da così lontano. Non basta guardarsi intorno? È così difficile pensare a una scuola orientata all'oggi e al futuro?

La sera, per concludere in bellezza, il concerto degli Almamegretta. 

Potenza - Parco Baden Powell
Concerto Almamegretta

Inizialmente eravamo molto più vicini al palco, ma avevamo sete... troppa sete!

domenica 17 giugno 2012

Come Vittorio Alfieri

Il bel tempo persiste, ma io devo terminare una revisione. Chi non sarebbe tentato di uscire con un cielo così?


Eppure, come Vittorio Alfieri, vedo ben di legarmi alla sedia. Un triste (e meno luminoso) confronto.



sabato 16 giugno 2012

Una bella giornata

Questo blog inizia in una bella giornata, col cielo blu e un sole incredibilmente caldo. Oggi ho deciso di rimandare il lavoro e con L. abbiamo fatto una bella passeggiata all'ombra degli alberi. Potenza è incredibilmente tranquilla e in giornate come questa tutti cercano un po' di fresco.


Presa dall'ottimismo ho cercato la ricetta degli Švestkové knedlíky, ovvero gli gnocchi alla frutta della tradizione ceca che mangiavo - e adoravo - quando da bambina andavo a Praga dalla famiglia del marito di mia madre. Ho finalmente trovato una ricetta tradotta in inglese qui, ma... beh, non sono molto portata per la cucina. Così stasera proverò a cucinare questi:


Spero il gusto renda più dell'apparenza.
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