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mercoledì 20 novembre 2013

Giornate della traduzione di Urbino 2013, spizzichi e bocconi

XI Giornate della traduzione letteraria



Come dicevo nell'altro post, alle Giornate della traduzione di Urbino ho seguito tantissimi seminari interessanti, ma invece di fare un elenco dei vari interventi ho pensato di segnalare giusto quelli che potrebbero avere un'utilità anche per i semplici curiosi.







Daniele Gewurz
Primo fra tutti, anche in ordine cronologico, il seminario di Daniele Gewurz sui Dragomanni, realtà da lui creata che, se siete lettori, non dovreste perdervi: ci sono tutte pubblicazioni di qualità e per lo più gratuite. Se invece siete traduttori, si tratta di un'iniziativa molto bella, potreste farci un pensiero.

Insomma, andate tutti a dare un'occhiata.




Alessandra Roccato

Poi c'è stato l'intervento di Alessandra Roccato, che ha trattato della traduzione delle scene di sesso in un romance storico. Ecco, se ve lo steste domandando, credo che per alcuni aspetti sia molto più difficile di un testo di ingegneria. Non ci credete? Provate! Il  testo che c'era da preparare per il seminario era questo.





Maria Teresa  Carbone
Maria Teresa Carbone ha affrontato i temi di traduzione e giornalismo, riprendendo la spinosa questione del traduttore (letterario) fantasma, ovvero di quella figura professionale ignorata completamente da stampa e giornali, i quali riportano recensioni di libri stranieri senza mai indicare che la resa italiana di queste opere la si deve, appunto, a questi esseri innominati

Il problema è che a questo proposito c'è una legge che dice... Ecco, scopritelo. Perché una cosa che ha fatto Maria Teresa Carbone è stata ricordare il manifesto dei Cavalieri erranti della letteratura, datato 8 maggio 2003.

Il recensore che si prodiga in elogi dello stile, delle scelte lessicali, delle acrobazie linguistiche di un autore, se ha letto il libro in originale dovrebbe sentire il dovere di commentarne la resa italiana; e se l’ha letto in italiano, dovrebbe ricordarsi che ha letto le parole, le frasi e i ritmi scelti dal traduttore.
dal manifesto dei Cavalieri erranti della letteratura


Beata Lazzarini e Susanne Kolb
Beata Lazzarini Susanne Kolb hanno trattato dei neologismi nella nuova edizione dei dizionari Zanichelli per le lingue inglese, francese, spagnolo, tedesco e italiano e in diverse sfere tematiche, come i nuovi modelli sociali, i fenomeni collegati ai nuovi media, economia e finanza, ecologia, cibo e bevande. Perché vi possiate fare un'idea, hanno riportato la frase di un giornalista che si è divertito a usare questi neologismi (l'articolo completo qui): 

"Un adultescente inzitellito con contratto cocopro ma che veste bling bling, è affetto da ludopatia e consuma shortini. Se questo è l'identikit dell'italiano 2014, non siamo messi benissimo. Ma stando a come ci esprimiamo questa è la situazione."
Poi, tra quelli che ho seguito si sono dimostrati splendidi anche i seminari di Anna Mioni ("I passi che portano alla traduzione di un libro: negoziazione dei diritti, trattativa, intermediari"), Giovanna Scocchera ("Che cos'è la revisione? Un percorso conoscitivo fra teoria e pratica professionale"), Elena Battista (Dalla Terra alla Luna: viaggio nell'editoria dall'Italia all'Inghilterra. Guida pratica per chi non vuole arrendersi") e Tim Parks (che ha parlato di traduzione, identità nazionale, globalizzazione).

Direi che il prossimo anno, se tutto va bene, sarò di nuovo là.



lunedì 18 novembre 2013

La mia Urbino!

Non ho poi raccontato più nulla perché sono ripartita e mi sono fatta trascinare da altri eventi, ma quest'anno per la prima volta ho partecipato alle Giornate della Traduzione Letteraria di Urbino, ed è stato bellissimo. Ero talmente decisa a non perdermele che lo stesso giorno di apertura delle iscrizioni - a luglio - io ero già in lista per poter prenotare i seminari.

Organizzandomi con altre due amiche e colleghe, ci siamo ritrovate alla stazione di Bologna e abbiamo proseguito il viaggio insieme. Urbino ci ha accolte così.


Vista dalla finestra dell'albergo - giorno
Vista dalla finestra dell'albergo - notte




Se non fossero bastate la fantastica compagnia, le cresce squisite e la città fiabesca, si è rivelata un'esperienza splendida anche dal punto di vista professionale, perché gli incontri trattano davvero una varietà molto ampia di tematiche. Di questo però ne parlerò nel prossimo post. Per iniziare, lascio un po' delle fotografie che sono riuscita a scattare in quei quattro giorni. Io non ero preparata a una tale massiccia dose di bellezza!


Vicoli






Duomo
  



Per il dentista, seguire la freccia!





Magie notturne


Panorama


Non male, vero? 
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