lunedì 17 febbraio 2014

Fine settimana milanese

Bellissimo, il mio fine settimana, tra la mostra di Kandinskij, un po' di pioggia, lunghe passeggiate, cacce a geocache vari e tanta socialità. Grazie a Silvia Pareschi (grazie alla quale sono anche riuscita a raggiungere il posto in tempi relativamente brevi!) ho anche scoperto l'Hangar Bicocca, sperso nel nulla a nord di Milano e che stavolta ospitava Micol Assaël con la mostra intitolata Iliokatakiniomumastilopsarodimakopiotita - uno scioglilingua che, come viene descritto qui, "elude qualsiasi chiave di lettura prestabilita e lascia che l'esperienza diretta del visitatore si imponga sulla ricezione delle opere". La suddetta esperienza del visitatore l'ho misurata e osservata non soltanto su di me, ma su vari amici che, con cadenza regolare, hanno avuto voglia di raggiungermi fin laggiù. 

Un enorme tendone blu notte segna l'ingresso a uno spazio espositivo vasto e insolito in cui cinque stanze, ovvero cinque parallelepipedi diversissimi l'uno dall'altro, si ergono anonimi. Allora, di fronte a tanta libertà e in mancanza di riferimenti, regole e di un percorso prestabilito da seguire, ci si sente dapprima un po' sperduti e intimiditi, e poi curiosi, pronti alla scoperta. Nonostante questi piccoli mondi propongano e ricordino luoghi (di lavoro) alieni, lontani e per certi versi ostili al buon vivere umano, estrapolati dal reale contesto hanno ispirato reazioni ben diverse: c'era chi non voleva più uscire da Vorkuta, una vera e propria cella frigorifera a -30 °C ("Ci si può stare solo tre minuti? Usciamo e rientriamo?"), chi non ha smesso più di ridere in Senza Titolo, anche ribattezzata La stanza del vento (ok, ve lo dico: ero io!), chi si faceva cullare dal suono dell'"alveare" - 432 Hz, e chi ancora ha cominciato a studiare con inaspettato interesse il meccanismo di Sub (senza peraltro pervenire a soluzione). 

La mostra prosegue con le installazioni permanenti. Prima fra tutte c'è La sequenza di Fausto Melotti, in foto, che accoglie i visitatori proprio all'ingresso dell'Hangar.

La sequenza, di Fausto Melotti

Poi, inaspettata e grandiosa, c'è l'opera di Anselm Kiefer. Già avevo intravisto le immagini dal blog di Silvia, ma dal vivo l'effetto è stupefacente. Si intitola I Sette Palazzi Celesti/The Seven Heavenly Palaces (bella la traduzione, vero?). 


Interno
Uomo e Palazzi Celesti


















19 commenti:

  1. Sono proprio contenta che ti sia piaciuto. L'Hangar Bicocca è un gioiello in mezzo al deserto.

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  2. Che bello! Dovevi fare mille mila foto solo PER ME, :-D

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    1. Senza offese per nessuno ma.... Partire da qui per andare a Milano!?! No, grazie. Avrei delle remore anche se dovessi partire da Torino.
      Era meglio se facevi le fotine!

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    2. ahahahhaah va bene, va bene. Ti farò vedere le altre foto che ho scattato in privato ;)

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  3. Quanti geocache sei riuscita a trovare? :)
    Dovre farci un salto anche all'Hangar Bicocca primao poi. Grazie per la segnalazione.

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    1. 25! Tu? Ma devo dire che lo faccio per lo più da sola e quando me ne ricordo, perché il fatto che non ci siano premi in palio non piace a molti :)

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    2. 25 cache in un fine settimana milanese? Non immaginavo che ci fossero tanti geocache a Milano e dintorni :)
      Io non sono un geocacher ma conosco diverse persone a cui piace, anche se non ci sono premi in palio :)

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    3. In un fine settimana a Helsinki, con un po' di impegno, potresti trovare anche 25 cache :)

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    4. Meta ghiotta, allora! Quando son stata lì ancora non conoscevo il geocaching, però da quando mi sono iscritta, un anno e mezzo fa circa, ho visto che i geocache nel mondo sono praticamente raddoppiati (da poco più di 1 milione a oltre 2).

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  4. Ma dai, eri qui a Milano, sarebbe stato carino conoscerti di persona, che peccato

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    1. Ah, tu sei di Milano-Milano? Allora dammi un contatto, così la prossima volta ti scrivo! I miei sono tutti nella pagina "contatti" :)

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  5. non riesco proprio ad entusiasmarmi per Milano, ma ora sto hangar Bicocca tra te e Silvia mi avete fatto venire voglia di andare a visitarlo

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    1. devo ancora capire perché il tuo sistema di rilevamento degli accessi mi fa sempre abitare a Curtarolo :D

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    2. Vai a visitarlo, è bellissimo! ll sistema di rilevamento degli accessi in effetti è un po' tarocco, ogni tanto disloca anche me :)

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  6. Di la verita', eri tu anche quella dell'alveare...

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