Ad aprile m'ero ripromessa di "non iniziare libri nuovi, visto che ne avevo almeno una ventina in sospeso". Volevo fare un'eccezione giusto con "L'artista della sparizione", ma potete ben immaginare come sia andata a finire: ho ignorato bellamente e con molta gioia il mio proposito.
C'è poi da dire che da qualche anno a questa parte leggo sempre in parallelo due o tre libri, ognuno in un momento diverso della giornata, in base all'umore o al suono che voglio sentire nelle orecchie, perciò già si preannunciava una battaglia persa in partenza: se un tempo non mi concedevo mai di abbandonare una lettura, ora non ho ordine alcuno e mi lascio guidare per lo più solo dal capriccio (e, a volte, quasi da una necessità - e lo dico a ragion di causa, ora che mi accompagnano le parole che Monica Pareschi ha ripreso da Paul Auster in "Notizie dall'interno").
Oggi volevo fare un po' come Riru, fare qualche lista sull'anno appena trascorso, ma poi invece che ai miei noiosissimi spostamenti (per lo più Torino-Potenza-Nizza e poche, minuscole deviazioni), mi sono messa a pensare ai libri. Come contarli?
Potrei dire quanti ne ho letti durante l'anno? Pressappoco 65. Quante letture ho lasciato in sospeso? 19. Quante ne sto portando avanti al momento? Quattro - mi accompagneranno nel nuovo anno e sono:
- il già citato "Notizie dall'interno" di Paul Auster, tradotto da Monica Pareschi - è con me ogni mattina a colazione e durante qualche pausa nel corso della giornata;
- "La luna e sei soldi", di Somerset Maugham, tradotto da Elisa Morpurgo - ci incontriamo la sera, quando ho almeno un'ora da dedicarci, ché la prosa di Maugham mi chiede sempre qualche attimo in più;
- "Lezioni di francese", di Peter Mayle, tradotto da Serena Lauzi - solitamente viene con me nei viaggi in tram, nelle sale d'attesa o sulle panchine;
- "The 100-Year-Old Man Who Climbed Out the Window and Disappeared", di Jonas Jonasson, nella versione inglese tradotta da Rod Bradbury - ce l'ho in versione .epub, perciò ultimamente l'ho un po' snobbato.
...ma la versione cartacea non ha bisogno di ricarica. |
E voi, che libri vi porterete nel nuovo anno?
Uh, non sapevo che l'avesse tradotto Bradbury!
RispondiEliminaNella mia gita di fine anno mi accompagnerà un bel regalo che ho ricevuto a Natale: "Ritratti in jazz" di Murakami (trad. A. Pastore).
Ora vado a finire la valigia. Buon anno!
Credo sia il primo libro che leggo tradotto da Bradbury, ma se reagisci così dovrò approfondire :)
EliminaAntonietta Pastore l'ho sentita all'incontro su Murakami tenutosi a Torino e la sua traduzione de "L'arte di correre" m'era piaciuta molto, sarà un bellissimo regalo!
Buon anno anche a te! Ovunque tu sarai! ... Ma ovunque dove? :P
Bravissima tu! Io come sai da qualche anno sono analfabeta ( vorrei uscirne, ma per ora non riesco), ma anche quando leggevo tanto avevo una media di 30 libri l'anno, presi uno alla volta con calma (leggo lentamente perché secondo me sono anche un po' dislessica,non solo analfabeta). Tu sei super!
RispondiEliminahahaha tanto già lo sai che io leggo spesso libri molto poco seri. Quelli fanno numero ;P
EliminaInnanzitutto bentornata! Per ora non ho ancora fatto propositi di lettura per il nuovo anno, ma credo che nei prossimi mesi dovrò dedicarmi (assieme a mia moglie) a qualche testo sull'educazione dei figli, visto che la mia si avvicina selvaggiamente (ho scritto selvaggiamente?!) ai due anni. E poi, ovviamente, tanta matematica.
RispondiEliminaHai scritto selvaggiamente e non esponenzialmente, direi che può andare ;)
EliminaLeggi libri di matematica? Gli unici che ho visto erano in ceco, perciò immaginarmeli in italiano mi fa impressione :D
Ebbene sì, leggo libri di matematica. Ma non pensare ai noiosissimi testi scolastici: leggo libri bellissimi. Leggo anche thriller svedesi, non ti preoccupare :)
EliminaVoglio gli esempi dei libri bellissimi!
EliminaComunque grazie, in effetti i thriller svedesi mi rassicurano :)
Per esempio "Insalate di matematica" (Robert Ghattas), "50 grandi idee di matematica" (Tony Crilly),"Dante e la matematica" (Bruno D'Amore), "I grandi matematici" (Eric T Bell), "Anche tu matematico" (Roberto Vacca), "Pitagora si diverte" (Gilles Cohen), "Il matematico impertinente" (Piergiorgio Odifreddi), "La prova matematica dell'inesistenza di Dio" (John Allen Paulos). Può bastare per ora? :)
EliminaHahahahah sì, sono abbastanza. Con titoli così, non escludo di poter fare un pensierino di lettura :P
EliminaSai che anche io usavo impormi di finire i libri,ma da un po'ho deciso che no,se un libro non mi da'quello che cerco lo lascio.nel kindle infatti ho la cartella letti e quella non finiti,tipo la fortezza della solitudine di Letham e altri comprati avventatamente fidandomi delle recensioni amazon.ora sto anche io leggendo due libri,perchè è vero che ognuno ha il suo posto nel giorno:l'uccello che girava le viti del mondo di murakami e la stella del diavolo di jo nesbo.ano i thrilleracci!
RispondiEliminaTutti con Murakami nel 2014!
EliminaLe recensioni di Amazon non le ho mai considerate, anche perché poi succedono queste cose :P
Dopo una ventina d'anni di esitazioni ho cominciato a leggere "Vita di Gesù" di Ernest Renan ed è una lieta sorpresa: interessante e malgrado la mia ignoranza in argomenti teologici, riesco a seguirlo. Non so se avrò la costanza di finirlo, ma averlo iniziato è già una mezza vittoria. Buon anno, cara Alice!
RispondiEliminaBuon anno anche a te, Andrea! E in bocca al lupo con Renan! :D
EliminaWelcome back, Alice!
RispondiEliminaIo ho appena cominicato The Cuckoo’s Calling di Robert Galbraith / JK Rowling ma sto terminando Through the Language Glass del linguista Guy Deutscher. Credo che la sua teoria sia interessante ma purtroppo sono arrivata a pagina 170 (senza Note e Biblio in tutto le pagine sono 250) e ancora mi sembra di leggere l'introduzione!
Argh, checché tu ne dica, l'impressione di essere ancora all'introduzione a pagina 170 sembra bruttissima :/ The Cuckoo's Calling l'ho visto in libreria anche qui, come lo trovi?
EliminaEd infatti lo e'. Io spesso leggo e penso... ma l'editor (a proposito ma l'editor inglese sarebbe l'editore in italiano?) questo libro l'ha letto?
EliminaAll'inizio ne aveva vendute comunque 1500 copie, eh :)
EliminaL'editor inglese è... l'editor italiano!
E' troppo presto per me per esprimere un parere su The Cuckoo's Calling (sono piu o meno a pagina cinquanta) ma continuo a pensare che la Rowling sia una superb storyteller. Hai letto The Casual Vacancy? Io l'ho trovato davvero divertente, nel senso latino del termine ;)
EliminaPas encore, ma ricordo che me ne avevi già parlato in toni positivi in un'email qualche tempo fa :)
EliminaIl centenario di Jonanasson è delizioso, io sto leggendo con estremo interesse l'ultimo libro di Benedetta Tobagi sulla stage di piazza della Loggia "una stella incoronata di buio" ne parlerò presto da me
RispondiEliminaAllora attendo di leggerti :)
EliminaNon perché io sappia come traduce, solo perché mi è molto simpatico.
RispondiEliminaSu dove l'ho passato... sorpresa! :-)
Ciao io sto leggendo un classico contemporaneo (o moderno, dovrei dire?). E si tratta di Pirandello, uno nessuno centomila, con prefazione di camilleri .
RispondiEliminaGrazie alice terrò conto delle tue scelte per i miei prossimi acquisti in libreria.
Ah... Buon anno a tutti
Barbara
Ciao Barbara, benvenuta. In caso dovessi leggere uno dei succitati, fammi sapere che ne pensi! Uno, nessuno, centomila l'ho letto milioni di anni fa, leggerti mi ha fatto venir voglia di rispolverarlo. Avremmo bisogno di giornate da migliaia di ore :)
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