mercoledì 11 dicembre 2013

Testi scritti malissimo, io vi adoro.

Testi scritti malissimo, io vi adoro. Costruzioni sintattiche fantasiose, refusi, termini inventati... Voi proteggete noi poveri traduttori dall'industria dei programmi di traduzione automatica come neanche Batman saprebbe fare. Grazie.

Questo è il mio modo di vedere le cose in modo ottimistico, perché in questi giorni va così, tra traduzioni e revisioni di testi un po' zoppicanti che riducono di molto il mio tempo libero. Però tra una cosa e l'altra rimango aggiornata sui blog altrui, guardo puntate di telefilm di 5 minuti in 5 minuti (sto sperimentando la tecnica del pomodoro, anche se dubito diventerò mai un Pomodoro Master), proseguo con le mie letture e riesco anche ad avere una vita sociale. Ah, non dimentichiamocene: mi lamento! 


10 commenti:

  1. Deliziosa la tecnica del pomodoro, soprattutto se pronunciata come nel video! E viva i testi scritti malissimo! A me una volta ne è capitato uno scritto così male che ho dovuto rimandarlo al mittente perché non si capiva nulla. Peccato, perché poi con quel committente non ho più lavorato :-(

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    1. Ma se quel testo poteva considerarsi misura del suo standard, poco male dai :)

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  2. Bravissima! Io ovviamente cercherei subito di procurarmi una mozzarella di bufala e qualche foglia di basilico...

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    1. Ma come, neppure tu vuoi diventare Certified Pomodoro Master?

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  3. Diciamo che in giro c'è parecchio inquinamento linguistico e tu ti occupi di fare bonifiche :)

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    1. Oh no, bonificare l'originale non è mai possibile :)

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    2. C'è il testo originale A, qualcuno lo traduce con delle macchine e diventa B, tu intervieni su B e produci C. Io l'avevo capita così, quindi la bonifica è su B non su A. Ho sbagliato qualche cosa? :)

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  4. C'è il testo originale A, scritto da un non madrelingua (o tradotto in una delle mie lingue da un non madrelingua) e io produco B, ovvero la traduzione di A. B non potrebbe mai essere tradotto da una macchina, in automatico, perché non solo non darebbe un buon risultato, ma sarebbe del tutto privo di senso. In alcuni settori della traduzione, errori e refusi si riportano perché intenzionali, ma non nel mio caso :)

    Quello che tu descrivi, invece, si chiama "post-editing": il testo viene tradotto da una macchina e si paga poi un professionista per "correggerlo". Di fatto viene usato come metodo per pagare pochissimo il traduttore, che deve invece svolgere un lavoro spesso ben più impegnativo di una semplice revisione. Comunque per ora non mi sono mai occupata di questo tipo di post-editing personalmente :)

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    1. Mi sono letto di nuovo il tuo post. E ora ho capito. Gli errori e i termini fantasiosi cui fai riferimento tu sono quelli presenti nel testo di partenza. Cosa che io, ingenuamente, non avevo nemmeno preso in considerazione :) Sono stato troppo ottimista :)

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    2. Pardon, non sono stata chiara io: quando l'ho scritto ero un po' chiusa nel mio cantuccio ;)

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